COMUNICATO STAMPA
Modalità di calcolo e liquidazione dei compensi degli esperti nominati dal Prefetto nell’ambito della prevenzione collaborativa ex art. 94-bis D.lgs. 159/2011
Roma, 7 agosto 2025
Si è conclusa, ieri 6 agosto 2025 presso il Palazzo del Viminale, la terza e ultima riunione del Gruppo interdisciplinare istituito presso il Ministero dell’Interno – Dipartimento per l’Amministrazione Generale, per le Politiche del Personale dell’Amministrazione Civile e per le Risorse Strumentali e Finanziarie – per la definizione delle indicazioni operative in materia di compensi degli esperti nominati ai sensi dell’art. 94-bis del Codice Antimafia.
La prevenzione collaborativa, introdotta con l’art. 94-bis del D.lgs. 159/2011, rappresenta uno strumento innovativo che consente al Prefetto, in presenza di agevolazioni mafiose occasionali, di adottare misure meno afflittive rispetto all’interdittiva antimafia. Si tratta di un percorso di risanamento amministrativo, attraverso cui l’impresa, pur rimanendo operativa, è chiamata a adottare specifiche misure correttive (organizzative, contabili, gestionali), sotto il monitoraggio di esperti nominati dal Prefetto, per un periodo compreso tra sei e dodici mesi.
Tale strumento consente di conciliare le esigenze di contrasto alla criminalità organizzata con la tutela del tessuto economico sano, evitando la paralisi dell’attività imprenditoriale nei casi in cui l’infiltrazione mafiosa sia considerata episodica e rimediabile.
Il Sindacato Nazionale Amministratori Giudiziari e Coadiutori (SINAGECO), rappresentato da Giovanni Mottura, Efrem Romagnoli e Antonio UVA delegato alla comunicazione, ha preso parte attiva ai lavori del tavolo sin dalla prima convocazione, presentando contributi tecnici puntuali e motivati in occasione delle riunioni del 8 maggio, 20 maggio e infine nella sessione conclusiva del 6 agosto 2025. Tali contributi sono stati elaborati con l’obiettivo di definire criteri oggettivi, trasparenti e proporzionati per la determinazione dei compensi degli esperti, nel rispetto del dettato normativo e delle peculiarità operative della misura di prevenzione collaborativa.
Tra i principali temi sviluppati nei documenti di sintesi elaborati dal Sindacato SINAGECO e sottoposti all’attenzione del Gruppo interdisciplinare, nonché oggetto di approfondito confronto nel corso dei lavori:
- l’applicazione, in chiave semplificata e in via analogica, dell’art. 3, comma 1, lett. a) del D.P.R. 177/2015, mediante l’elaborazione di aliquote medie derivate dai valori minimi e massimi delle lettere a) e b) del medesimo articolo, con calcolo del compenso basato sul valore dell’attivo patrimoniale lordo dell’impresa soggetta alla misura;
- l’introduzione di una procedura di pre-liquidazione del compenso, articolata in acconti periodici (trimestrali o quadrimestrali) fino a un massimo dell’80% del compenso stimato, subordinati alla presentazione di rendicontazioni intermedie;
- la previsione dell’obbligo, per l’impresa sottoposta alla misura, di costituire un conto corrente dedicato, con versamento vincolato di un importo pari al 60–70% del compenso previsto, da effettuarsi entro 30 giorni dalla nomina dell’esperto;
- il riconoscimento, nella fase di liquidazione finale, di criteri qualitativi integrativi connessi alla complessità dell’incarico, alla durata effettiva e agli obiettivi raggiunti;
- la richiesta di superamento del limite massimo annuale di € 240.000,00, ritenuto non coerente con il principio costituzionale di proporzionalità e adeguatezza della retribuzione, alla luce anche dei recenti orientamenti giurisprudenziali (recente sentenza n. 135 del 2025 della Corte costituzionale);
- la proposta di introdurre, in via sussidiaria o integrativa, parametri alternativi alla base patrimoniale – come l’ammontare dei ricavi annui – per i casi in cui l’impresa presenti assetti patrimoniali leggeri o digitalizzati;
- la richiesta di chiarimento definitivo circa l’ammissibilità della nomina di coadiutori, in considerazione del silenzio normativo dell’art. 94-bis in merito;
- la necessità di adottare griglie parametriche trasparenti, definite in sede interministeriale, al fine di garantire uniformità di trattamento e criteri omogenei di valutazione da parte delle Prefetture.
Il documento inviato da SINAGECO in data 4 agosto 2025 ed esposto alla riunione conclusiva del 6 agosto u.s. sintetizza queste proposte e contiene, le osservazioni specifiche al testo ministeriale trasmesso via PEC il 30 luglio 2025.
SINAGECO esprime soddisfazione per l’approccio costruttivo tenuto dall’Amministrazione e auspica che le Indicazioni operative finali, da diramarsi alle Prefetture con apposito atto di indirizzo, possano costituire un riferimento uniforme e garantista per la corretta valorizzazione della funzione dell’esperto, a tutela della legalità e del sistema economico sano.
Ufficio stampa
SI.N.A.G.ECO
Sindacato Nazionale Amministratori Giudiziari e Coadiutori (SI.N.A.G.ECO)