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COMUNICATO STAMPA                                                                                                                           Roma 28 Aprile 2025 INCONTRO TRA SI.N.A.G.ECO E ANBSC: PRESENTATO IL DOCUMENTO PROGRAMMATICO DI COLLABORAZIONE Si è tenuto oggi, 28 aprile 2025, presso la sede dell’Agenzia Nazionale per l’Amministrazione e la Destinazione dei Beni Sequestrati e Confiscati alla Criminalità Organizzata (ANBSC), l’incontro ufficiale tra il Direttore dell’Agenzia, Prefetto Dott.ssa Maria Rosaria Laganà, … Leggi tutto

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COMUNICATO STAMPA                                                                                                                           Roma 2 Aprile 2025 Il TAR Lazio annulla la circolare ANBSC: accolto il ricorso promosso da SI.N.A.G.ECO Il TAR Lazio – Roma, con la sentenza n. 6305 del 28 marzo 2025, ha accolto il ricorso presentato dal Sindacato Nazionale degli Amministratori Giudiziari e dei Coadiutori – SI.N.A.G.ECO, disponendo l’annullamento delle parti principali … Leggi tutto

Regole di Comportamento per l’Amministrazione Giudiziaria dei Beni Sequestrati: Parere e Linee Guida di SI.N.A.G.ECO.

L’Ufficio stampa di SI.N.A.G.ECO., Sindacato Nazionale degli Amministratori Giudiziari e Coadiutori, ha inserito nel piano editoriale 2025 un programma di comunicazione volto a diffondere, attraverso i propri canali informativi, le “regole di comportamento”, i pareri e le linee guida rivolte agli amministratori giudiziari e ai coadiutori. Questi strumenti definiscono i principi fondamentali per una gestione … Leggi tutto

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COMUNICATO STAMPA Tetto alla Responsabilità dei Sindaci e Necessità di una Riforma per gli Amministratori Giudiziari Roma, 12 marzo 2025 L’approvazione della riforma della responsabilità civile dei sindaci, disegno di legge 1155,  rappresenta un primo passo fondamentale per ristabilire un principio di equità nelle professioni di controllo. Ricordando che la gran parte degli amministratori Giudiziari sono … Leggi tutto

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UNA NUOVA VISIONE DI COLLABORAZIONE TRA ANBSC E I COADIUTORI COMUNICATO STAMPA Documento Programmatico di Collaborazione tra SI.N.A.G.ECO e ANBSC UNA NUOVA VISIONE DI COLLABORAZIONE TRA ANBSC E I COADIUTORI L’Organizzazione sindacale SI.N.A.G.ECO, Sindacato Nazionale Amministratori Giudiziari e Coadiutori, ha elaborato un documento programmatico volto a rafforzare la collaborazione con l’Agenzia Nazionale per l’Amministrazione e … Leggi tutto

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                                                                                                                                                         Roma, 8 gennaio 2025

Il Ruolo di SI.N.A.G.ECO e le criticità nella Gestione dei Beni Confiscati alla Criminalità Organizzata

Il Ruolo di SI.N.A.G.ECO, nella qualità Sindacato Nazionale degli Amministratori Giudiziari e dei Coadiutori, dotato di documento di rappresentatività sindacale, è fondamentale per la tutela dei diritti di commercialisti e avvocati iscritti all’albo degli amministratori giudiziari che, in collaborazione con la Magistratura e l’Agenzia Nazionale per l’Amministrazione e la Destinazione dei Beni Sequestrati e Confiscati alla Criminalità Organizzata (ANBSC), affrontano le complesse sfide legate a questa missione. Tuttavia, il loro impegno è spesso ostacolato da criticità operative che necessitano di soluzioni urgenti e concrete.

Un Lavoro di Alta Complessità è la gestione dei beni confiscati, un incarico altamente complesso, che implica attività di valorizzazione e restituzione delle risorse alle comunità. Tuttavia, tali operazioni necessitano di risorse adeguate, sia in termini di personale che di strutture operative. SI.N.A.G.ECO sottolinea che i professionisti coinvolti devono poter contare su compensi liquidati puntualmente, una condizione non sempre garantita, con conseguenze negative per l’efficienza e la motivazione degli operatori.

Il Nodo della Remunerazione evidenzia una delle principali criticità, rappresentata dai ritardi nei pagamenti da parte dell’ANBSC. I professionisti spesso si trovano a dover anticipare risorse significative senza certezze sui tempi di liquidazione dei compensi. SI.N.A.G.ECO ribadisce che la puntualità nei pagamenti è essenziale per garantire la continuità operativa e la qualità del lavoro.

Collaborazione e Soddisfazione del Personale da verificare.  La recente notizia di errori interni all’ANBSC, che hanno impedito l’erogazione di gratifiche e progressioni di carriera ai dipendenti, desta forte preoccupazione. Come riportato dalla stampa (rif. La Repubblica 17.12.2024 Concita De Gregorio), problemi legati a ritardi nei pagamenti e a errori burocratici hanno aggravato ulteriormente la situazione. Questo contesto compromette non solo il morale dei dipendenti ma anche la funzionalità dell’Agenzia stessa, con ricadute operative sui Coadiutori dell’Agenzia (rif. Ns. articolo 6.01.2025).

Inoltre, le osservazioni del Procuratore di Napoli, Nicola Gratteri, al convegno del 24 ottobre 2024  “Sequestro, confisca e valorizzazione delle aziende e dei beni confiscati alla camorra”, evidenziano la necessità di riforme strutturali per rendere più efficace l’attività dell’Agenzia e valorizzare i beni confiscati. Secondo Gratteri, senza modifiche significative, l’idea lungimirante di Giovanni Falcone rischia di perdere la sua efficacia come strumento di contrasto alla criminalità organizzata.

Un Appello alle Istituzioni, SI.N.A.G.ECO richiama l’attenzione sul problema delle liquidazioni inevase e sulle difficoltà operative dell’ANBSC, aggravate dalla carenza di personale. Il sindacato auspica che il nuovo vertice dell’Agenzia, insieme al Ministero dell’Interno, adotti misure rapide ed efficaci per affrontare queste problematiche al fine di evitare, come già indicato, anche ricadute operative sui Coadiutori.

Gli Amministratori Giudiziari e i Coadiutori rappresentano una risorsa imprescindibile nella custodia e gestione dei beni sequestrati e confiscati. Garantire una gestione efficiente dei beni confiscati è una priorità strategica per il Paese, e ciò richiede il giusto riconoscimento e sostegno di tutti gli attori coinvolti. SI.N.A.G.ECO continuerà a promuovere il dialogo con le istituzioni, vigilando affinché́ i diritti dei professionisti siano rispettati e offrendo il proprio contributo tecnico per l’evoluzione normativa necessaria.

Sindacato Nazionale Amministratori Giudiziari e Coadiutori (SI.N.A.G.ECO)

UFFICIO STAMPA

                                                                                                           

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                                                                                                                                                         Roma, 9 agosto 2024

IL SINDACATO CHIEDE CHE I TERMINI FISSATI DA ANBSC SIANO CONGRUI PER CONSENTIRE AI COADIUTORI LO SVOLGIMENTO DEGLI ADEMPIMENTI CON LA DOVUTA SERENITA’ E COSCIENZA.

Il 29 luglio 2024, questa la data del protocollo di invio,  l’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, trasmette ai Coadiutori ANBSC, la pec (comunicazione Prot. Uscita N.0055178 del 29/07/2024) avente quale finalità il “monitoraggio aziende sequestrate e confiscate attive sul mercato al 30 giugno 2024” e consistente, di fatto, nella compilazione dei dati e delle informazioni indicate nelle schede aziende attive,  con termine ultimo per l’inoltro delle stesse indicato nel giorno 31 agosto 2024.

Ancora un volta la categoria professionale viene interessata da adempimenti da svolgere in termini ristretti e per lo più  nel periodo feriale.

Infatti, i termini e le tempistiche previste per l’adempimento richiesto, tenuto conto che l’incarico di Coadiutore ANBSC è svolto da Avvocati e Commercialisti, coincidono e si sovrappongono ad altri adempimenti / scadenze fiscali indifferibili. L’adempimento è richiesto nel periodo di agosto che prevede la sospensione feriale per la gran parte degli studi professionali o comunque nel corso del quale è inevitabile il rallentamento dell’operatività a causa della turnazione del personale degli studi  e della maggiore concentrazione di richiesta di ferie, anche a seguito della sospensione delle attività giudiziarie.

Per tali ragioni, è stata manifestata al sindacato SINAGECO da numerosi Coadiutori ANBSC, le difficoltà sopra evidenziate nel poter dare seguito, nei termini richiesti, all’adempimento comunicato solo in data 29 luglio 2024, il quale, sebbene abbia ad oggetto dati nella disponibilità del Coadiutore, presuppone la ricerca, la verifica, l’organizzazione e la rappresentazione degli stessi nella forma richiesta (scheda azienda); quindi l’ impegno e la responsabilità, oltre che nei casi in cui  il numero delle aziende ricomprese nella competenza del Coadiutore sia rilevante, richiede  attenzione e tempo considerevoli.

Il Coadiutore risponde della prestazione professionale svolta ed occorre che i tempi e di conseguenza i termini fissati siano congrui, per consentire lo svolgimento dell’adempimento con la dovuta serenità e coscienza.

A questo punto l’organizzazione sindacale ha ritenuto, al fine della tutela della categoria professionale, di intervenire per richiedere la  proroga del termine per la trasmissione a mezzo pec  delle “schede aziende attive” fino alla data del 30 settembre 2024, al fine di consentire ai Coadiutori di poter adempiere correttamente e adeguatamente a quanto richiesto nel termine necessario.

Si auspica, nella logica di una possibile collaborazione che la richiesta venga presa in considerazione,  concessa la proroga e per il futuro si tenga presente che i tempi e di conseguenza i termini fissati siano congrui, per consentire lo svolgimento dell’adempimento con la dovuta serenità e coscienza.

UFFICIO STAMPA

 SI.N.A.G.ECO.

                                                                                                           

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GLI AMMINISTRATORI GIUDIZIARI PROPONGONO LA POLITICA ASCOLTA

                                                                                                              Roma 7 marzo 2023

SI.N.A.G.ECO Sindacato Nazionale Amministratori Giudiziari e Coadiutori ringrazia la politica per gli interventi migliorativi apportati con emendamenti al decreto-legge 5 gennaio 2023, n. 2 approvato definitivamente in sede di conversione in legge il 2 marzo 2023. Il decreto legge presentato dal Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni e dal Ministro delle imprese e del made in Italy Adolfo Urso di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti, con il Ministro della giustizia Carlo Nordio, con il Ministro dell’ ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Frattin, reca misure urgenti per impianti di interesse strategico nazionale. L’ art. 4 del decreto citato interessa i compensi degli amministratori giudiziari.  SI.N.A.G.ECO, AGN e INAG hanno presentato una proposta di emendamento “alla politica attenta” alla voce dei professionisti impegnati nelle attività di amministrazione giudiziaria di beni ed aziende sottratti alla criminalità organizzata; la proposta di SI.N.A.G.ECO, AGN e INAG ha trovato ascolto. Infatti la proposta di emendamento (oggi modifica al testo originario)  in semplice sintesi limita l’ applicazione dell’ art. 4  nei casi riguardanti le grandi imprese per le quali trova applicazione il decreto legislativo 8 luglio 1999, n. 270 sull’amministrazione straordinarie.

“Il decreto legislativo n. 270 del 1999 (c.d. legge Prodi-bis), definisce l’amministrazione straordinaria delle imprese in stato d’insolvenza come la procedura concorsuale della grande impresa commerciale insolvente, diretta alla conservazione del patrimonio produttivo, tramite la prosecuzione, la riattivazione ovvero la riconversione dell’attività imprenditoriale (art. 1). L’ambito dei soggetti ammessi alla procedura viene circoscritto alle imprese, anche individuali, soggette alle disposizioni sul fallimento e in possesso dei seguenti requisiti: un numero di lavoratori subordinati non inferiore alle 200 unità (inclusi quelli che eventualmente fruiscono del trattamento di integrazione guadagni); debiti per un ammontare complessivo non inferiore ai due terzi tanto del totale dell’attivo dello stato

patrimoniale che dei ricavi provenienti dalle vendite e dalle prestazioni dell’ultimo esercizio. Tali requisiti, è appena il caso di ricordare, non sono invece richiesti nel caso delle imprese confiscate alla criminalità organizzata di stampo mafioso che rientrano nell’ambito soggettivo di applicazione della disciplina (art. 2)” – cfr. dossier 20.02.2023 – D.L. 2/2023 A.S. n. 455-A Articolo 4 .

Sempre il dossier  – D.L. 2/2023 – A.S. n. 455-A Articolo 4 chiarisce: “Le modifiche in riferimento concernono in particolare la limitazione dell’applicazione del nuovo comma 2-bis dell’art. 8, del D.lgs. n. 14/2010 alle grandi imprese in stato d’insolvenza e agli incarichi conferiti dopo la data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto-legge in esame”.

L’emendamento presentato al Senato è stato approvato e successivamente assegnato alla10ª Commissione permanente (attività produttive e delle commissioni commercio e turismo) in sede referente il 22 febbraio 2023, in data 2 marzo 2023 dopo l’esame e l’approvazione alla Camera dei deputati è stata comunicata la conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 5 gennaio 2023, n. 2, recante misure urgenti per impianti di interesse strategico nazionale, che é in attesa di pubblicazione.

Il Sindacato Nazionale Amministratori Giudiziari e Coadiutori esprime  soddisfazione nell’aver ricevuto piena attenzione ed ascolto, ringrazia i Senatori ed i Deputati che hanno consentito di raggiungere la conversione del decreto legge con gli opportuni miglioramenti dettati dalla dovuta presentazione degli emendamenti grazie ai quali si eviteranno inadeguate interpretazioni.

UFFICIO STAMPA

 SI.N.A.G.ECO.

                                                                                                           

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TUTELA DELLA DIGNITA’ PROFESSIONALE: SI.N.A.G.ECO Sindacato Nazionale Amministratori Giudiziari e Coadiutori impugna la circolare ANBSC n.3/2022 DAC del 22.11.22

                                                                                                            Roma 30 gennaio 2023
 
L’azione sindacale di SI.N.A.G.ECO Sindacato Nazionale Amministratori Giudiziari e Coadiutori non si ferma; il sindacato ha presentato il ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio, contro l’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (ANBSC) avverso la circolare n.3/22 del 28/11/22 emanata dalla stessa Agenzia, in quanto lesiva degli interessi dei Coadiutori che con specifici contratti professionali, assistono l’ANBSC nella gestione dei beni e delle aziende confiscate.
 Sono esattamente 3.815 gli amministratori giudiziari iscritti all’albo istituito presso il Ministero della giustizia, molti sono Coadiutori dell’Agenzia Nazionale che come disposto dall’ Art. 38, comma 3 del codice antimafia “si avvale, per la gestione, di un coadiutore, che può essere individuato nell’amministratore giudiziario nominato dal tribunale”.
L’ amministratore Giudiziario, nominato coadiutore da ANBSC, svolge un importante ruolo di collaborazione e proprio alla luce di questo ruolo che per efficientare la gestione delle aziende e dei beni sequestrati e confiscati, nella logica della collaborazione che è a fondamento del rapporto professionale con l’ Agenzia, occorre concordare con le organizzazioni di rappresentanza sindacale di categoria le “diverse indicazioni operative volte ad ottimizzare il delicato processo di amministrazione e destinazione di tali beni”.

Del resto, è la stessa Agenzia al punto 2 della circolare impugnata a precisare: “Un ruolo di grande importanza nella gestione delle aziende amministrate dall’ANBSC è quello assegnato al Coadiutore nominato ai sensi dell’art. 38, comma 3 del Codice Antimafia”. Successivamente, l’Agenzia redige un testo che dimentica tale fondamentale inciso, non considera l’importante base del rapporto, ossia la “collaborazione”, ed inserisce dei “diktat” che aggravano ulteriormente il già difficile e complesso compito dei Coadiutori. Nel merito, la circolare, oltre ad una serie di previsioni tecniche contraddittorie ed inique, moltiplica gli adempimenti per i Coadiutori, che divengono così il terminale di responsabilità e di  incombenze gestionali che si ritiene rientrino nella competenza dell’Agenzia.

Il Sindacato Nazionale Amministratori Giudiziari e Coadiutori aveva tempestivamente preso contatto con l’Agenzia e chiesto un incontro per definire le modalità di confronto, al fine di presentare delle proposte indirizzate ad un processo di miglioramento del rapporto di collaborazione. A seguito di tale incontro del 21 dicembre 2022, tenutosi a Roma tra i Rappresentanti sindacali delegati di SINAGECO e la Direzione dell’Agenzia, non è stata accolta la richiesta di sospensione dell’efficacia della circolare, lasciando comunque aperta la strada di un Tavolo tecnico per individuare le possibilità di riforma della stessa.
SINAGECO ricorda che la gestione delle aziende, e dei numerosissimi beni sequestrati e confiscati alle mafie, si incentra sulla qualificata attività dei Coadiutori, liberi professionisti, senza il cui ausilio l’ANBSC non sarebbe autonomamente in grado di amministrare e poi destinare tali beni. Queste alcune sintetiche motivazioni del ricorso alla dovuta azione legale per tutelare la categoria professionale e la necessità della valutazione di possibili ulteriori forme di tutela sindacale, confermando ancora oggi la disponibilità ad aprire subito il Tavolo di confronto con ANBSC per riformare l’impugnata circolare ed individuare interventi di miglioramento al fine di efficientare le procedure in corso.
 
UFFICIO STAMPA
 SI.N.A.G.ECO.

LA TUTELA DELLA DIGNITA’ PROFESSIONALE E LA RICHIESTA DI CONFRONTO CON ANBSC

Queste righe si rivolgono prima di tutto a Te Cara e Caro Collega Amministratore Giudiziario, protagonista della professione. Avvocati e Commercialisti che da sempre rappresentano per diffusione, capillarità e per  innovazione nelle metodologie  applicate, su autorizzazione dell’ Autorità Giudiziaria, uno dei fulcri più importanti per la tenuta di tutto il sistema delle amministrazioni giudiziarie, ma … Leggi tutto