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COMUNICATO STAMPA

COMUNICATO STAMPA

GLI AMMINISTRATORI GIUDIZIARI PROPONGONO LA POLITICA ASCOLTA

                                                                                                              Roma 7 marzo 2023

SI.N.A.G.ECO Sindacato Nazionale Amministratori Giudiziari e Coadiutori ringrazia la politica per gli interventi migliorativi apportati con emendamenti al decreto-legge 5 gennaio 2023, n. 2 approvato definitivamente in sede di conversione in legge il 2 marzo 2023. Il decreto legge presentato dal Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni e dal Ministro delle imprese e del made in Italy Adolfo Urso di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti, con il Ministro della giustizia Carlo Nordio, con il Ministro dell’ ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Frattin, reca misure urgenti per impianti di interesse strategico nazionale. L’ art. 4 del decreto citato interessa i compensi degli amministratori giudiziari.  SI.N.A.G.ECO, AGN e INAG hanno presentato una proposta di emendamento “alla politica attenta” alla voce dei professionisti impegnati nelle attività di amministrazione giudiziaria di beni ed aziende sottratti alla criminalità organizzata; la proposta di SI.N.A.G.ECO, AGN e INAG ha trovato ascolto. Infatti la proposta di emendamento (oggi modifica al testo originario)  in semplice sintesi limita l’ applicazione dell’ art. 4  nei casi riguardanti le grandi imprese per le quali trova applicazione il decreto legislativo 8 luglio 1999, n. 270 sull’amministrazione straordinarie.

“Il decreto legislativo n. 270 del 1999 (c.d. legge Prodi-bis), definisce l’amministrazione straordinaria delle imprese in stato d’insolvenza come la procedura concorsuale della grande impresa commerciale insolvente, diretta alla conservazione del patrimonio produttivo, tramite la prosecuzione, la riattivazione ovvero la riconversione dell’attività imprenditoriale (art. 1). L’ambito dei soggetti ammessi alla procedura viene circoscritto alle imprese, anche individuali, soggette alle disposizioni sul fallimento e in possesso dei seguenti requisiti: un numero di lavoratori subordinati non inferiore alle 200 unità (inclusi quelli che eventualmente fruiscono del trattamento di integrazione guadagni); debiti per un ammontare complessivo non inferiore ai due terzi tanto del totale dell’attivo dello stato

patrimoniale che dei ricavi provenienti dalle vendite e dalle prestazioni dell’ultimo esercizio. Tali requisiti, è appena il caso di ricordare, non sono invece richiesti nel caso delle imprese confiscate alla criminalità organizzata di stampo mafioso che rientrano nell’ambito soggettivo di applicazione della disciplina (art. 2)” – cfr. dossier 20.02.2023 – D.L. 2/2023 A.S. n. 455-A Articolo 4 .

Sempre il dossier  – D.L. 2/2023 – A.S. n. 455-A Articolo 4 chiarisce: “Le modifiche in riferimento concernono in particolare la limitazione dell’applicazione del nuovo comma 2-bis dell’art. 8, del D.lgs. n. 14/2010 alle grandi imprese in stato d’insolvenza e agli incarichi conferiti dopo la data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto-legge in esame”.

L’emendamento presentato al Senato è stato approvato e successivamente assegnato alla10ª Commissione permanente (attività produttive e delle commissioni commercio e turismo) in sede referente il 22 febbraio 2023, in data 2 marzo 2023 dopo l’esame e l’approvazione alla Camera dei deputati è stata comunicata la conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 5 gennaio 2023, n. 2, recante misure urgenti per impianti di interesse strategico nazionale, che é in attesa di pubblicazione.

Il Sindacato Nazionale Amministratori Giudiziari e Coadiutori esprime  soddisfazione nell’aver ricevuto piena attenzione ed ascolto, ringrazia i Senatori ed i Deputati che hanno consentito di raggiungere la conversione del decreto legge con gli opportuni miglioramenti dettati dalla dovuta presentazione degli emendamenti grazie ai quali si eviteranno inadeguate interpretazioni.

UFFICIO STAMPA

 SI.N.A.G.ECO.

                                                                                                           

COMUNICATO STAMPA

TUTELA DELLA DIGNITA’ PROFESSIONALE: SI.N.A.G.ECO Sindacato Nazionale Amministratori Giudiziari e Coadiutori impugna la circolare ANBSC n.3/2022 DAC del 22.11.22

                                                                                                            Roma 30 gennaio 2023
 
L’azione sindacale di SI.N.A.G.ECO Sindacato Nazionale Amministratori Giudiziari e Coadiutori non si ferma; il sindacato ha presentato il ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio, contro l’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (ANBSC) avverso la circolare n.3/22 del 28/11/22 emanata dalla stessa Agenzia, in quanto lesiva degli interessi dei Coadiutori che con specifici contratti professionali, assistono l’ANBSC nella gestione dei beni e delle aziende confiscate.
 Sono esattamente 3.815 gli amministratori giudiziari iscritti all’albo istituito presso il Ministero della giustizia, molti sono Coadiutori dell’Agenzia Nazionale che come disposto dall’ Art. 38, comma 3 del codice antimafia “si avvale, per la gestione, di un coadiutore, che può essere individuato nell’amministratore giudiziario nominato dal tribunale”.
L’ amministratore Giudiziario, nominato coadiutore da ANBSC, svolge un importante ruolo di collaborazione e proprio alla luce di questo ruolo che per efficientare la gestione delle aziende e dei beni sequestrati e confiscati, nella logica della collaborazione che è a fondamento del rapporto professionale con l’ Agenzia, occorre concordare con le organizzazioni di rappresentanza sindacale di categoria le “diverse indicazioni operative volte ad ottimizzare il delicato processo di amministrazione e destinazione di tali beni”.

Del resto, è la stessa Agenzia al punto 2 della circolare impugnata a precisare: “Un ruolo di grande importanza nella gestione delle aziende amministrate dall’ANBSC è quello assegnato al Coadiutore nominato ai sensi dell’art. 38, comma 3 del Codice Antimafia”. Successivamente, l’Agenzia redige un testo che dimentica tale fondamentale inciso, non considera l’importante base del rapporto, ossia la “collaborazione”, ed inserisce dei “diktat” che aggravano ulteriormente il già difficile e complesso compito dei Coadiutori. Nel merito, la circolare, oltre ad una serie di previsioni tecniche contraddittorie ed inique, moltiplica gli adempimenti per i Coadiutori, che divengono così il terminale di responsabilità e di  incombenze gestionali che si ritiene rientrino nella competenza dell’Agenzia.

Il Sindacato Nazionale Amministratori Giudiziari e Coadiutori aveva tempestivamente preso contatto con l’Agenzia e chiesto un incontro per definire le modalità di confronto, al fine di presentare delle proposte indirizzate ad un processo di miglioramento del rapporto di collaborazione. A seguito di tale incontro del 21 dicembre 2022, tenutosi a Roma tra i Rappresentanti sindacali delegati di SINAGECO e la Direzione dell’Agenzia, non è stata accolta la richiesta di sospensione dell’efficacia della circolare, lasciando comunque aperta la strada di un Tavolo tecnico per individuare le possibilità di riforma della stessa.
SINAGECO ricorda che la gestione delle aziende, e dei numerosissimi beni sequestrati e confiscati alle mafie, si incentra sulla qualificata attività dei Coadiutori, liberi professionisti, senza il cui ausilio l’ANBSC non sarebbe autonomamente in grado di amministrare e poi destinare tali beni. Queste alcune sintetiche motivazioni del ricorso alla dovuta azione legale per tutelare la categoria professionale e la necessità della valutazione di possibili ulteriori forme di tutela sindacale, confermando ancora oggi la disponibilità ad aprire subito il Tavolo di confronto con ANBSC per riformare l’impugnata circolare ed individuare interventi di miglioramento al fine di efficientare le procedure in corso.
 
UFFICIO STAMPA
 SI.N.A.G.ECO.

LA TUTELA DELLA DIGNITA’ PROFESSIONALE E LA RICHIESTA DI CONFRONTO CON ANBSC

Queste righe si rivolgono prima di tutto a Te Cara e Caro Collega Amministratore Giudiziario, protagonista della professione. Avvocati e Commercialisti che da sempre rappresentano per diffusione, capillarità e per  innovazione nelle metodologie  applicate, su autorizzazione dell’ Autorità Giudiziaria, uno dei fulcri più importanti per la tenuta di tutto il sistema delle amministrazioni giudiziarie, ma … Leggi tutto

Beni sequestrati e confiscati alla criminalità: nasce SI.N.A.G.ECO. primo sindacato degli Amministratori Giudiziari

Delicatissima la nostra “mission” gestionale, che oltre al forte, prioritario e irrinunciabile impatto sociale, vale molti miliardi di Euro I professionisti iscritti all’Albo, tenuto presso il Ministero della Giustizia, si riuniscono in associazione sindacale per dialogare con il Legislatore e con gli stakeholder istituzionali in merito alle criticità e possibili soluzioni per la gestione e … Leggi tutto