Indicatori di rischio nelle SOS: il nuovo Quaderno UIF rafforza l’analisi qualitativa del sospetto

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Con la pubblicazione del Quaderno dell’Analisi del Rischio n. 30, l’Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia (UIF) compie un ulteriore passo nella direzione di un sistema antiriciclaggio più maturo e consapevole. Il documento, reso disponibile e online dall’11 luglio 2025, è dedicato all’approfondimento degli indicatori qualitativi e quantitativi di rischio nelle segnalazioni di operazioni sospette (SOS) ed è di particolare interesse anche per i professionisti impegnati nella gestione giudiziaria dei beni.

Un sistema da rafforzare sul piano della qualità, non solo della quantità

L’analisi UIF evidenzia come il numero delle SOS sia in costante aumento, ma segnala una forte concentrazione delle segnalazioni presso pochi soggetti obbligati, mentre rimangono sottorappresentate alcune categorie professionali, tra cui i consulenti e gli incaricati dell’autorità giudiziaria.

Il Quaderno invita dunque a qualificare il contenuto delle SOS, mettendo in evidenza non la semplice presenza di anomalie, ma la capacità del soggetto segnalante di contestualizzare, valutare e motivare il sospetto.

Le tre dimensioni del rischio qualitativo

UIF individua tre principali classi di indicatori qualitativi, da considerare con attenzione nelle attività di analisi:

  • Ambiguità nei comportamenti: reticenze, atteggiamenti difensivi, rifiuto di fornire chiarimenti, contraddizioni.
  • Opacità finanziaria e operativa: uso ricorrente di contante, soggetti interposti, strumenti non tracciabili, strutture fittizie.
  • Incoerenza economica: disallineamenti tra reddito e operatività, attività non giustificabili sul piano economico o giuridico.

Queste situazioni sono frequenti anche nei contesti in cui operano amministratori giudiziari e coadiutori, specie nella fase di prima ricognizione delle attività aziendali o immobiliari oggetto di misura.

L’importanza della parte descrittiva nelle SOS

Una parte significativa del documento è dedicata alla valutazione linguistica delle “sezioni libere” delle segnalazioni. UIF rileva l’utilizzo troppo frequente di formule vaghe (“operazione anomala”, “profilo incoerente”), spesso copiate da schemi standard o redatte con linguaggio eccessivamente tecnico.

Il Quaderno sottolinea che la descrizione dell’operazione e la motivazione del sospetto sono il fulcro della segnalazione: devono essere chiare, sintetiche, coerenti con i dati forniti e sufficientemente contestualizzate.

Allineamento con le nuove istruzioni operative UIF

Il contenuto del Quaderno è in linea con quanto già delineato nel documento di consultazione del 3 luglio 2025, che contiene le nuove Istruzioni per la rilevazione e la segnalazione delle operazioni sospette (in fase di consultazione pubblica fino al 3 settembre). Entrambi i documenti spingono verso una gestione professionale e non automatica del sospetto.

Un’opportunità anche per gli amministratori giudiziari

Per i gestori e coadiutori giudiziari, il Quaderno UIF rappresenta uno strumento tecnico utile a migliorare l’interpretazione delle situazioni di rischio e a fondare su basi oggettive – ma non meccaniche – l’eventuale segnalazione.