COMUNICATO STAMPA
Roma 2 Aprile 2025
Il TAR Lazio annulla la circolare ANBSC: accolto il ricorso promosso da SI.N.A.G.ECO
Il TAR Lazio – Roma, con la sentenza n. 6305 del 28 marzo 2025, ha accolto il ricorso presentato dal Sindacato Nazionale degli Amministratori Giudiziari e dei Coadiutori – SI.N.A.G.ECO, disponendo l’annullamento delle parti principali della Circolare n. 3/2022 DAC emanata dall’Agenzia Nazionale per l’Amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (ANBSC).
Il provvedimento impugnato introduceva un tetto retributivo pari a 240.000 euro lordi annui per i professionisti incaricati come legali rappresentanti di aziende gestite dall’Agenzia, estendendo tale limite anche agli incarichi già conferiti in data anteriore all’emanazione della circolare stessa.
La sentenza riconosce la piena fondatezza delle contestazioni sollevate dal Sindacato in merito a due punti centrali:
- l’introduzione, per via amministrativa, di un limite massimo ai compensi annui lordi (pari a 240.000 euro) per i professionisti nominati Legali Rappresentanti di aziende gestite dall’Agenzia;
- l’applicazione retroattiva di tale limite anche agli incarichi già conferiti prima dell’emanazione della circolare.
Con la propria decisione, il TAR ha stabilito che:
- la circolare non ha natura meramente interpretativa, ma incide in modo innovativo sulla disciplina dei compensi, introducendo limiti che non trovano fondamento nella normativa vigente;
- l’introduzione di un tetto retributivo richiederebbe una specifica previsione legislativa o un atto regolamentare adottato secondo le procedure previste dall’ordinamento;
- non è consentito all’Agenzia esercitare tale potere mediante atti amministrativi interni, né tanto meno applicarli in modo retroattivo agli incarichi già in corso.
Inoltre, il TAR ha fatto espresso riferimento ai più recenti orientamenti della Corte Costituzionale (sentenza n. 4/2024), evidenziando l’illegittimità dell’applicazione retroattiva delle disposizioni contenute nella circolare.
Si sottolinea che i principi affermati dalla sentenza si estendono anche agli incarichi di coadiutore, poiché il potere dell’Agenzia di intervenire su profili economici di tali incarichi non può esercitarsi al di fuori dei limiti imposti dalla legge.
Il SI.N.A.G.ECO accoglie con soddisfazione questa importante pronuncia, che rappresenta una chiara affermazione del principio di legalità e un riconoscimento del ruolo e delle garanzie professionali che devono essere assicurate agli amministratori giudiziari e ai coadiutori nell’esercizio delle loro delicate funzioni.
La decisione del TAR rappresenta una tappa fondamentale nella difesa della legalità e della dignità professionale degli amministratori giudiziari e dei coadiutori. SI.N.A.G.ECO continuerà ad operare con determinazione affinché venga sempre garantito il rispetto delle regole, delle competenze e delle funzioni attribuite ai professionisti che operano in un ambito delicato e strategico come quello della gestione dei beni sequestrati e confiscati.
UFFICIO STAMPA
Sindacato Nazionale Amministratori Giudiziari e Coadiutori (SI.N.A.G.ECO)